lunedì 8 aprile 2013

condividere

composto di con e dividere.
Incerto e anche faticoso scriverne in questo dopo pranzo di desolante clima senza di te e senza sole.
Contiene un incontro, una separazione e una visione. Con, di, videre, videre come l'unico verbo su cui siamo sicuri, è il latino di vedere. Guardare insieme ma separati. Uno propone - vedere separato-.

Mia madre condivide un sacco di cose su facebook. C'ha il condividere compulsivo. Anche io ho il condividere compulsivo, ho preso tutto da lei. E' un particolare gene che non riesce a sopportare la bellezza di certi doni e ha bisogno di scaricarli anche su altri. E secondo me la condivisione di facebook è l'azione più aderente al vero significato di questa parola. Condividere su facebook infatti presuppone che uno sia da solo. Ti faccio vedere qualcosa che voglio che tu veda insieme a me, ma non saremo insieme. Nello sguardo dell'altro, che non vedo, so di non essere sola.

Anche se oggi, tutto, proprio tutto, compreso il cielo che sembra alitarmi addosso, mi fa sentire un po' sola. E non ho visioni da condividere.


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