
Le domando quale sia il mezzo più opportuno per arrivare da Maribor a Trieste.
Lei, slovena, scrive Maribor come provenienza e Trst come destinazione. Io la vedo digitare sullo schermo ma non dico niente. E' slovena, mi dico, evidentemente diffida degli italiani e delle vocali. Preme invio e il motore di ricerca non trova nessuna destinazione. Azzardo un timido, forse potrebbe mettere Trieste invece di Trst. Non capirò mai quale soddisfazione possa dare il colonialismo, il vincere un luogo e appropriarsi del nome. Provo infatti imbarazzo quando poi il motore di ricerca trova Trieste, in tutta la sua melodica voluttà vocalica. Ma lei non mostra stizza, solo resta girata verso il monitor, non mi guarda, forse se si girasse non riuscirebbe a nascondere una lieve ostilità, simile a quella della ex-moglie che pretende di aver superato il trauma.
Vorrei dirle che Trst per me va bene, che se vuole può chiamarmi Srh, che può trasformare tutto il mondo in un fottuto codice fiscale. Ma ormai il danno è fatto, noi ci siamo tenuti la città e l'abbiamo abbellita con le nostre donne fresche di parrucchiere e le nostre vocali sinuose.
Due ipotesi per il nome di Trieste: Ter-gestum, che significa costruita tre volte. Oppure si ricollega alla radice indoeuropea Terg che significa mercato + Este che significa città.