lunedì 29 settembre 2014

NEUTRO

Pensavo, mentre giravo in senso antiorario per percepire il passaggio dal giorno alla notte insieme ad alcuni amici sul tetto di Macao, che c'è qualcosa di meraviglioso nella parola neutro.
Ho subito immaginato ipotetici collegamenti tra neutro, nutriente e natura. 
Ma il fidato etimologico mi ha subito smentito dimostrando la distanza tra i termini, di diversa specie come gli ovipari, i mammiferi e i batteri. Dove natura infatti è natus con -urus come suffisso del participio futuro mentre nutriente è verosimilmente legato alla radice NA, NU, colare, stillare.
Risolta la tensione unificatrice ho però in ogni caso serbato la bellezza dei suoni e del senso che per me collega i termini. 

Per esempio pensavo a un amico che quella stessa sera mi ha poi abbracciato, eravamo in silenzio da molte ore e ci siamo sdraiati l'uno accanto all'altro ed eravamo neutri ma in contatto. Non c'era affetto nè slancio di tenerezza. Era neutro il suo sostegno. neutralizzava il mio pasticcio doloroso dentro. Ed era nutriente perchè era neutro. Era l'equivalente di un riso in bianco emotivo.
Neutro.
Che non prende parte fra i contendenti. tipo la Svizzera.
In grammatica si dice del genere de' nomi, nè maschili nè femminili. Da piccola il neutro è probabilmente stato il primo termine a farmi nutrire dubbi e perplessità circa la divisione dei generi. Era evidente che ci fosse una rispondenza tra il femminile nei nomi e il femminile  tra gli umani così come di un maschile nome e un maschile uomo. Ma la domanda soffocata e mai proposta all'insegnante, che vi dico aveva poca pazienza per i miei dubbi, era proprio dove fossero finiti i neutri. 

Poi ho scoperto che i neutri esistono eccome e il termine neutro non è per nulla neutro. Così come è una cazzata che la Svizzera è neutra-

Contiene una domanda (eccola, la domanda nascosta). Anzi la domanda in sè è neutra perchè contiene la possibilità di due o più risposte. Ma il termine neutro ha delle conseguenze, cova dei cambiamenti, il neutro nutre una scelta.
Il termine neutro viene infatti dal latino neutrum, accusativo di nèuter, composto di NE, non e UTER, che sta per CUTER in greco KOTEROS che specchia il sanscrito KATARAS chi de' due e - nientemeno - che col gotico hvathar (vedi poi avatar) dalla stessa radice sanscrita KAS, chi?
Neutro è un respiro prima della scelta, è la quiete prima della tempesta, è l'aurora ancora incerta, è un moto profondamente democratico.
Se mi vedete con gli occhi un po' spenti, il viso amorfo e il passo lento è possibile che stia covando una rivoluzione. Oppure sto per innamorarmi.

appunti privati che non sapevo dove mettere:
tu: se ti chiedo di non scrivermi è perchè persino vedere il tuo nome nella casella mail neutralizza ogni tentativo di neutralità. (e in questi giorni se non sono neutra sono in lacrime) 
Se provo a restare neutra è perchè lascio al tempo di darmi una risposta.
kas, chi?
tu, invece: se mi trovi un po' neutra ora che ci siamo appena conosciute è perchè mi serve restare nello spazio tra due risposte.  Con chi è appena andato via ho risposto troppo in fretta e ho sbagliato e mi sono fatta male. Abbiamo neutralizzato la storia, perchè come in chimica, abbiamo messo troppo acido e troppa base e le proprietà di entrambe si sono cancellate. Tu invece mi sembri una buona soluzione (e sei proprio carina) quindi preferisco prima studiare per bene la composizione chimica.




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