lunedì 19 dicembre 2011

CRISI



Stanotte ho visto per la prima volta Boys don't Cry. Non so perchè non l'avessi visto prima.


Poi risucchiata dal freddo Nebraska ho guardato anche il documentario sulla storia di Teena Brandon/Brandon Teena. Hilary Swank è una dea androgina meravigliosa, ma niente in confronto allo splendore della Teena Brandon in real life. Sembra di quelle immagini olografiche cambiano aspetto a seconda di come le guardi. Poi ho provato molta rabbia per la sua storia. Insomma, oggi mi sono sentita un po' lesbica.




C' è un punto molto forte in cui Teena, dopo essere stata stuprata va a denunciare i suoi stupratori e lo sceriffo, omofobo e represso, le chiede se sia vero che va in giro a baciare le ragazze facendogli credere di essere un maschio.

Why do you do it?

I have a sexual identity crisis.

Teena non è lesbica, non è un uomo ma non è una donna. Crisi, dal greco KRISIS, che riconduce a KRINO, separo e figurativo, decido. Teena è un processo dinamico. Non è in un modo, non appartiene a un genere preciso ma a un genere che è un processo. La crisi è quello stato di temporanea sospensione, di tormento interiore, di agitazione economica o politica. E' prima della decisione, prima del verdetto, in un tempo in espansione. E' il momento che separa una condizione da un'altra. E' quanto di meglio ci si possa augurare nella vita. E non a tutti è dato il privilegio di vivere una crisi, o chi la vive spesso non ne respira tutta la bellezza.



Buona crisi a tutti.



p.s.: Teena fa una brutta fine. Ma questo non ve lo dico.

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