mercoledì 7 dicembre 2011

CUORE

La convalescenza gioca brutti scherzi. Il telecomando vaga e senza accorgertene ti ritrovi a piangere sul finale di un noto film in cui Virna Lisi conclude una lettera alla nipote dove le racconta di aver messo gran corna a suo marito e come ultimo lascito spirituale la incoraggia a sedersi, aspettare, ascoltare il suo cuore e quando esso parla, andare dove lui la porterà.
Mi sono fermata, mi sono seduta, ho aspettato ma il mio cuore non lo capisco. Vado dove mi porta l'etimologia. Da cosa deriva la parola cuore?
Dal latino COR, CORDIS (a qualcuno ricorda qualcosa la parola ri-cordo? passare attraverso il cuore) con la radice indoeuropea SKAR, SKARD con il senso di vibrare, balzellare. Alti termini ravvisano la stessa origine, nel sanscrito KURDATI, giocare, nel greco SKAIRO, saltare.
Cuore giocondo. Vado dove mi porta il cuore, a saltelli, come un canguro.

Nessun commento:

Posta un commento