domenica 15 gennaio 2012

SINCERA

Sono quattro giorni che non scrivo etimi e nonostante il pungolo del senso di colpa nei confronti di questa mia autoimposta disciplina mi tormentasse, non ve n'era, non avevo voglia, a essere sincera.



Da SINCERUS che nella tradizione si dice composto di SIN-E senza e CERA cera, come miele purgato. Il miele senza la cera, un miele puro, sincero. Come Glen Grant.


Ma in un manuale che si chiama "Tattiche d'amore 2" (queste le improbabili vie della mia altrettanto improbabile vita sentimentale) dice che si diceva delle statue che non venivano "ritoccate" con la cera per eliminarne le imperfezioni. Quindi senza cera erano le statue nella loro nudità.

Un'altra ipotesi invece, più scientifica ma meno consueta, propone la scomposizione di sincero in SIN=SIM non come sim card ma come rappresentante di SIMUL (=sanscrito samà) insieme e CERUS equivalente dell'antico tedesco kiri, puro. Un altro propone Sin come contratto da SIMPLEX, semplice e -CERUS formato sulla radice kar, creare. Semplice per natura.



Insomma dopo questo florilegio di ipotesi improbabili quasi quanto la mia vita sentimentale ci si imbatte nell'ultima ipotesi che combina SIN-E, senza, con la radice skar, (che è anche lo zio di Simba) con il significato di inquinare. (da skar, anche scear-e e poi sterco).

Quindi senza impurità.


Le oscure origini della sincerità.

(La foto ritrae la statua di cera di Jenna Jameson)




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