Ed eccoci finalmenta arrivati a una delle mie parole preferite: frocio. Frocio o frocia, come modernamente si è cominciato ad appellare una donna che ama un'altra donna. E' una parola che va ripulita dagli strascichi da pestaggio neofascista che si tira dietro. Come ogni termine che porta con sè un trauma va affrontata, sviscerata e depotenziata.
(E mi offre anche l'opportunità di inserire un'immagine osè maschile che mi è stata richiesta per pari condizioni)
E' una parola dalle origini dubbie perchè nasce nell'humus del dialetto, del parlato e non ce ne sono tracce scritte.
Prima pista etimologica: forse da feroci, come feroci erano i lanzichenecchi che invasero roma nel 1527 approfittando di corpi femminili e maschili senza discriminazione.
Seconda: la fontana delle "froge", le narici, dove, in antica Roma, si dice s'incontrassero gli omosessuali.
Terza: floscio, rotacizzato come spesso avviene nel romanesco che trasforma altra volta in artra vorta. Floscio perchè incapace di avere erezioni con donne e anche per via della sua mollezza di carattere.
Quarta e Quinta lo fanno derivare da "francais" o attraverso uno storpiamento romanesco di fronscè, oppure richiamandosi al tedesco frostch, ranocchio, così come frog in inglese è anche l'appellativo offensivo dei francesi.
Quanta disdicevole scandalosa ambiguità etimologica.
Sempre divertenti, i tuoi post etimologici! In questo caso, così a orecchio, voterei per la terza ipotesi.
RispondiEliminaSilvia!!! Detto da te è come ricevere l'oscar alla carriera. Ho raggiunto i miei obiettivi posso chiudere l'etimo fuggente.
RispondiEliminaComunque sì, propendo anche io per la terza. Anche se ieri un amico perl'appunto frocio mi diceva che c'è addirittura una sesta ipotesi però non mi ricordo come fosse, glielo chiedo e ti faccio sapere. :)
come molte parole derivano dall'Olandese (per esempio il "selderij" - pronuncia selderei - si ritrova nel "sellero" nel viterbese oppure lo stoccafisso dallo "stokvis" o burino/a dalla parola "boerin" - leggi burin = contadina.... troviamo in Olandese "vrouwtje" - leggi fraucie, che significa donnina... Chissa!
RispondiEliminaRanocchio in tedesco non si dice Frostch (che non esiste) ma Frosch, pronunciato "frosc" (dove "sc" si legge col suono di "sci" ma senza "i", come quando
RispondiEliminasi vuole zittire qualcuno). La pronuncia quindi è molto simile al romanesco "frocio / froscio". Ma l'etimo piú convincente è secondo me "floscio".